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CHI SIAMO
L’Associazione Culturale Poggio del Lago (perché ci chiamiamo così?) è nata nel 2007 con l’obiettivo di valorizzare un patrimonio storico-artistico, quello di Vasanello, in provincia di Viterbo, dalle straordinarie quanto totalmente inespresse potenzialità. E questo, noi persone sensibili verso tutto ciò che l’umana intellighenzia ha saputo realizzare nei secoli non potevamo continuare ad ignorarlo. Anche perché un diverso atteggiamento avrebbe sottinteso una forma di complicità/accettazione.
Non pensavamo di cambiare il mondo. E nemmeno di essere migliori di altri; siamo perfettamente consci che le persone non sono tutte uguali e che magari quello che è importante per noi può lasciare del tutto indifferente qualcun altro.
Insomma, ci inventammo Poggio del Lago molto semplicemente per offrire a quelli come noi un modo di aggregarsi nel tentativo di arginare, perlomeno nel posto dove viviamo, il sostanziale disinteresse verso certe tematiche.
D’altro canto, parliamo ovviamente per Vasanello, ma sappiamo di rispecchiare un quadro drammaticamente molto più ampio, con una realtà culturale letteralmente allo sbando c’era poco da stare allegri. Con una buona dose d’incoscienza e molta passione ci rimboccammo tuttavia le maniche e via, cominciammo.
Da allora abbiamo ripulito l’eremo medievale cosiddetto Cella di Santa Rosa, un luogo incantevole assurto a leggenda visto che nemmeno chi l’aveva visitato vent’anni prima riusciva più a trovarlo, soffocato com’era dalla vegetazione.
Nell’identica situazione versava la rara Fornace Aretina (I sec. a.C.) ritrovata nel 1973 in località Cesurli-Poggio della Mentuccia; l’abbiamo ripulita, mettendo peraltro in piedi un progetto che sarebbe culminato in una grande mostra, Formae, dedicata ai duemila anni della ceramica bassanellese.
La Grotta delle Monache, importante esempio di colombaio medievale in località Palazzolo era quasi completamente piena di terra; l’abbiamo resa fruibile.
A quel punto, al fine di sensibilizzare i ragazzi alla tutela del patrimonio e dell’ambiente iniziammo a coinvolgere le scuole.
Nel 2008, su proposta dell’Amministrazione Comunale organizzammo quindi la Penisola del Tesoro, per la cui perfetta riuscita la presidenza del Touring Club Italiano non lesinò menzioni di merito, riconoscendo l’alta professionalità messa in campo da Poggio del Lago. Fu quello il termometro che ci convinse, e certo convinse l’Amministrazione Comunale delle grandi potenzialità dell’Associazione nel campo dell’organizzazione di eventi di carattere culturale finalizzati alla valorizzazione del patrimonio vasanellese.
Sempre nel 2008 mettemmo quindi in piedi MestierAria, rassegna nazionale di alto artigianato contornata da eventi culturali di assoluto prestigio. Il tutto, naturalmente, grazie all’appoggio del Comune di Vasanello e alla collaborazione di Enti ed Associazioni ai più alti livelli. Conferenze, Convegni, Mostre, il Premio Palazzolo (concorso nazionale di fotografia archeologica) e il Premio Amerino (concorso letterario nazionale).
Ancora nel 2008 abbiamo fondato una rivista culturale trimestrale, Cronos, il cui intento era inizialmente di rendicontare, a livello prettamente locale, le attività e gli eventi da noi promossi. Poi però, a partire già dal terzo numero, l’iniziativa fu estesa ad altri sette paesi dell’immediato comprensorio: Orte, Gallese, Vignanello, Vallerano, Canepina, Soriano nel Cimino e Bassano in Teverina. Otto realtà in totale compreso naturalmente Vasanello. Cronos è quindi diventata una rivista il cui target, prettamente culturale, evidenzia aspetti prevalentemente localistici di ampio respiro quali storia, arte, tradizioni, ambiente, permettendo così alle realtà coinvolte un’approfondita conoscenza reciproca.
A partire da agosto 2009, per valorizzare i siti archeologici da noi ripuliti, abbiamo inaugurato la prima edizione della Passeggiata Archeologica, evento che già alla prima edizione ha visto la partecipazione di centinaia di persone provenienti dall’intera provincia di Viterbo.
Non sappiamo ancora cosa faremo “da grandi”, domanda enorme per chi ha appena tre anni no? Ma certo, quando ogni tanto ci capita di voltarci indietro non possiamo proprio a fare a meno di provare una punta di orgoglio per quello che, nonostante i molti ostacoli, siamo riusciti a fare.
Ecco, vi abbiamo per sommi capi raccontato chi siamo: qualcuno condivide la nostra filosofia ed è disposto a “faticare” gratis, compatibilmente ai propri impegni, per tentare di tramandare ai posteri un patrimonio che se non si corre ai ripari rischia seriamente di scomparire?
Lo aspettiamo a braccia aperte.